Counseling interculturale
Il counseling interculturale può essere definito come relazione d’aiuto professionale rivolta a persone che provengono da varie realtà linguistico-culturali, dove l’italiano o l’inglese non sono necessariamente le lingue ufficiali, sebbene una di queste due lingue o entrambe possono essere usate durante le sessioni. Con questo tipo di counseling le relazioni vengono valutate sia a livello personale che culturale. Le narrative dei/delle clienti presentate durante le sessioni sono così valutate nella loro totalità, prendendo in considerazione non solo le percezioni personali ma anche i contesti sociali in cui sono situate. Le sessioni di counseling interculturale mirano principalmente all’acquisizione di maggior consapevolezza delle proprie dinamiche di comportamento derivanti dal contesto collettivo, economico, politico e familiare; all’esplorazione delle modalità di comunicazione derivanti da tali contesti, al riconoscimento delle proprie convinzioni culturali e di come esse possano influenzare il significato che noi attribuiamo a comportamenti e azioni, che possono essere formulati e cambiati proprio a seconda dei modi in cui noi interpretiamo i messaggi socio-culturali; ed infine al rimodellamento di convinzioni culturali e atteggiamenti in base ai nuovi contesti. L’obiettivo ultimo delle sessioni è quello di ri-costruire insieme alla/al cliente un quadro di riferimento emotivo-cognitivo-culturale che possa apportare beneficio nel relazionarsi sia con sé stessi che con gli altri. Questa modalità di counseling può essere particolarmente utile per difficoltà relative ad adattamento interculturale, identità culturale, shock culturale, discriminazione, integrazione, pregiudizio.
LETTURE CONSIGLIATE
- Dupon-Joshua, A (2003). Working inter-culturally in counselling settings. London: Routledge.
- Sue, D. W. & Sue, D. (2008). Counselling the culturally diverse: theory and practice. 5th ed. New Jersey: Wiley.