Essere in una relazione romantica comporta un certo grado di disillusione. Innamorarsi è un meccanismo che permette alle persone di impegnarsi in una relazione con un altro individuo. Mentre ci sono aspetti reali dell’altro di cui ci innamoriamo, c’è anche un certo gradi di illusione, perché questi aspetti reali vengono amplificati a tal punto che diventano quasi lo specchio di una fantasia, mentre altri aspetti vengono addirittura ignorati. Infatti, per molte coppie essere ‘innamorati’ è come un abbandono temporaneo alla fantasia, e quando la realtà arriva, può sembrare terribilmente deludente. Così può accadere che pensiamo che non sia giusto che l’attrazione iniziale non basti e che dobbiamo invece lavorarci sodo affinché possa durare. Talvolta ci impegniamo in una relazione perché desideriamo che quell’euforia iniziale, propria dell’innamoramento, divenga permanente. Ci immaginiamo che la relazione ci aiuti a far durare quella magia, ma quando la visione romantica si evolve verso aspetti realistici, portando consapevolezza che ogni essere umano in quanto tale a volte può deluderci, infastidirci, farci arrabbiare o deludere, allora pensiamo di attraversare una crisi di coppia. Questa visione romantica è profonda nella nostra psiche. Far parte di una coppia significa avere un legame intimo con un altro essere umano. Un legame che ci ricorda quello intimo, speciale e magico che da neonati possiamo aver avuto con nostra madre (o con una figura significativa nella nostra crescita). Era un legame che appagava i nostri bisogni, fino al momento in cui abbiamo dovuto affrontare il mondo. Durante l’età adulta, è possibile desiderare (spesso inconsciamente) che questo legame intimo si replichi con il nostro partner. Così, per esempio, può accadere che ci aspettiamo che il nostro compagno appaghi tutti i nostri bisogni, che si prenda cura di noi, che ci renda felici, che sia sempre in armonia e accordo con noi. Quando il nostro partner, inevitabilmente, non appaga tutte le nostre aspettative, allora ci sentiamo delusi e attraversiamo una crisi di coppia.
Quindi cosa possiamo fare quando ci rendiamo conto che la disillusione è causa dei nostri problemi di coppia?
Se credi di avere un’immagine idealizzata del tuo partner, allora questo è già un passo importante, perché ne sei consapevole. Forse sei anche già cosciente del fatto che cercare di appagare tutte le aspettative del proprio partner può essere estenuante a volte anche contro produttivo. Tuttavia, talvolta questa fantasia è così assimilata in noi che prende la forma di una profonda credenza inconscia di come la relazione ‘debba essere’. In questo caso l’aiuto di un professionista esperto in counselling di coppia può essere particolarmente utile, per aiutarci a realizzare che questa è solo una credenza, non un fatto. Una volta che siamo consci della credenza che opera nella nostra relazione, possiamo orientarci verso la possibilità di pensarci e governarla in coppia. Così facendo la relazione può crescere così come le nostre dinamiche relazionali perché passano dall’idea fantasiosa a qualcosa di più realistico. Quando ciò accade, l’altro si libera dalle fantasie del partner e sente di avere il permesso di poter essere sé stesso. Questo processo non è sempre facile, porta con sé sorprese e sfide, ma può anche essere profondamente gratificante per la coppia, e aiutarla a liberarsi di quella forza paralizzante causata dalla disillusione.
Articolo adattato da <https://www.bacp.co.uk/bacp-journals/private-practice/winter-2016/what-is-being-in-a-relationship-really-like/>
LETTURE CONSIGLIATE
- Britton R. (1998). Belief and imagination: explorations in psychoanalysis. London: Routledge.
- Cleavely E. (1993). Relatinship: interaction, defences and transformation. In: Ruszczynski S (ed). Psychotherapy with couples: theory and practice at the Institute of Marital studies. London: Karnac; 55–69.
- Grier F (2005). Oedipus and the couple. London: Karnac Books; 9–30.
- Berenstein I. (2012). Vinculo as a relationship between others. The Psychoanalytic Quarterly; 81: 565–577.