Essere empatici significa avere delle spiccate capacità di percezione degli stati d’animo altrui, che vengono compresi, elaborati e restituiti in modo sano. L’empatia è quindi considerata sia una qualità emotiva che cognitiva. Quello che però si dice meno è che questa capacità non è innata, ma si sviluppa in età evolutiva ed assume caratteristiche più marcate soprattutto in coloro che hanno subito dei traumi affettivi. Il bambino infatti non sentendosi appagato nei suoi primari bisogni affettivi (attenzioni, cure, affetto), impara ben presto che per rendersi visibile agli occhi di chi lo accompagna durante la crescita, e dunque per sopravvivere, ha bisogno di capirlo e anche velocemente. Ecco perché le persone empatiche riescono ad immedesimarsi negli altri, perché hanno dovuto impararlo a farlo fin da piccole.

Perché essere empatici a volte pesa?

Essere empatici è sicuramente una gran dote, però attenzione perché a volte può anche essere un’arma a doppio taglio. Infatti, agli empatici capita spesso di avvertire la sensazione di essere usati dagli altri. Questo non è un caso, perché in certo qual modo sono stati addestrati fin da piccoli al ricatto affettivo.

Cosa vuol dire? Sono cresciuti confondendo l’abuso con l’amore, hanno imparato che se ascoltano, aiutano, insomma se danno agli altri quello che vogliono, forse in cambio riceveranno un po’ di attenzioni e soddisferanno, anche se in minima parte, i propri bisogni affettivi. Insomma, ci si accontenta delle briciole. E così non è una strana coincidenza se si circondano di persone dai tratti narcisisti. I narcisisti li fiutano come api sul miele, proprio perché sanno che da loro possono ottenere le risorse di energia di cui hanno bisogno, senza darne molta in cambio, visto che la qualità che a loro manca è proprio l’empatia.

Come rendere il fardello più leggero?

Il passo più importante l’hai già fatto: ne stai prendendo consapevolezza. Se sai di essere una persona empatica e ti ritrovi in questa descrizione, allora probabilmente sai anche che questa dote a volte può essere anche un fardello. Andare a scoprire le origini di tale fardello ed il modo in cui esso ti condiziona nella vita presente, potrebbe essere l’inizio di un lungo processo di rinascita, talvolta anche molto doloroso, ma i vantaggi che ne conseguono, potrebbero valerne la pena. Una maggior presa di coscienza potrebbe aiutarti a selezionare meglio le persone con cui ti relazioni o a relazionarti in modo diverso a quelle presenti nella tua vita, di cui senti di non poter fare a meno. Quando diventerai tu il centro di te stessa, senza focalizzarti eccessivamente sugli altri, scoprirai che è possibile provare reciprocità affettiva nelle relazioni senza sentirsi più in colpa. Così il carico sarà più leggero e ti sentirai libera di usare e dosare le tue qualità empatiche come meglio crederai, ma soprattutto ti circonderai di persone che non si approfitteranno più di te.

LETTURE CONSIGLIATE 

Kohut, H. (1986). Potere, coraggio e narcisismo. Psicologia e scienze umane. Roma: Astrolabio.

Overt, C. (2020). Il narcisista e l’empatico. Dove ha origine l’abuso narcisistico e come provare a gestirlo.

Sito web <http://www.vittimedinarcisismo.com/>